sabato 22 dicembre 2012

UT L'OBLIO - n. 5/2012



In questo numero

Editoriale

L'oblio di Minù
di Pier Giorgio Camaioni
Dimenticarsi di colpo della vita precedente, vissuta fino a ieri. Le pupille giallo-verdi le sono diventate enormi, segno che non vedono più. Cammina lenta, alzando goffamente molto le zampe, anche se non c'è nulla da scavalcare...

Il racconto

La passeggiata
di Antonella Roncarolo
Oggi non sono sola nella passeggiata domenicale per Roma.
Ci siamo alzate all'alba, il bus rosso a due piani ha attraversato il freddo degli Appennini infilandosi nelle viscere del Gran Sasso. La campagna romana ci ha accolto immersa nelle nebbie mattutine conducendoci al sole invernale della città...

Schegge letterarie


L'omino con la gobba

di Alessandra Morelli
Se ne sono andati tutti. I giorni riccioluti che cantano forte, spuntando dal grano. I fianchi stretti ed il seno a punta che faceva girare la testa ai bersaglieri innamorati. Le danze tarantolate, a girare su se stessa e sulle punte fino all'alba, in una stalla di terra battuta...

E la chiamano Holy Land

di Laura Liberti
Il rito delle bombe non stupisce gli abitanti della Terra Santa. Gli abitanti di Gaza, prigionieri nelle loro case, sanno quando inizierà a piovere fuoco sulle loro teste. Sanno che arriverà il momento in cui dovranno piangere i loro piccoli. Sanno che, quei corpicini dilaniati, avranno il valore...

I re del cemento

di Alessandro Cascio
Qui il giorno è buio come la solitudine e la vergogna, e la notte luccica di artificiose stelle per la strada, esaltando giovani nascosti a vomitare eccessi per sfidare la morte, la vita, e ciò che sta nel mezzo che non ha nome né sostanza e che gli mangia l'anima carogna per le mosche...

Poesie e Poeti


Perché Bodhi Dharma è partito per l'oriente

di Michaela Menestrina
Il semaforo rosso
sancisce il fermarsi interiore.
Giunge il tempo della domanda 
assoluta. Chi è Buddha?...

La visione

di Francesco Scarabicchi
Se una memoria d'aria resta,
dopo tanto, non sai dire,
vetro intatto alle soglie del sonno,
immaginaria o vera dentro gli anni...

Per mia madre

di Enrica Loggi
Sei sotto il mare
vestita di sabbie
e muschi verdi
ti ho seppellito...

Rubriche


Prima era rima

a cura di Michele Ortore
Senza titolo
di Riccardo Raimondo
Alcuni si sono avvicinati alla linea misteriosa
che delimita lo spazio e il nostro quando.
Altri ancora tentarono il salto oltre quel varco:
cercarono l'inizio, trovarono lo schianto...

Il piedino

di Alessandra Morelli
Sulle sponde del Letè, fiume della dimenticanza,
c'è un salice piangente.
Ed io lo prendo a sassate.

L'elzeviro

De Lete
di Giuseppe Piscopo
Vorrei distaccarmi dal passato. Immergermi nelle acque del fiume Lete. Non per fare il bagno e nemmeno per purificarmi, come se fosse il Gange, ma solo per dimenticare lo stato di abbandono in cui versa il pensiero dell'uomo moderno...

Il corsivo
Decalogo per sfuggire all'oblio
di Alceo Lucidi
Da uomo pensante mi sottraggo all'idea generale che siamo fatti per l'oblio. O meglio che, almeno in terra, un destino di imperscrutabile fatalismo ci sottragga alla bellezza del luccicante miracolo dell'intelletto umano, per la volontà e l'intraprendenza delle nostre pur flebili voci...

L'opera
Animale fermato
di Paola Angelini
con uno scritto di Enrica Loggi
Il volo è un manto d'ali che si dimenticano nell'opale celeste, pendono come drappi dismessi da spalle anguste tese in un abbraccio aereo e languente che muta in una resa, un crollo nel sole. 
Tutto era cominciato levandosi in alto, carpendo veloce, impaziente...

L'oggetto pensante
A sei zampe
tratto dall'omonimo racconto
di Francesco Del Zompo
Prima di fare questo mestiere ho esercitato, in un Circo, l'arte dell'equilibrismo. Sfilavo sopra il pubblico con piatti, bicchieri, sedie e sfere giganti fra le mani. Ho affinato l'arte del peso e del contrappeso ed eccoci qua a impaginare testi...

La fotografia
Canone inverso
di Dante Marcos Spurio

La vignetta
CancellUT
di Giuseppe Piscopo