Le frasi di Monicelli
“Quello
che in Italia non c'è mai stato, una bella botta, una bella
rivoluzione, rivoluzione che non c'è mai stata in Italia. C'è stata
in Inghilterra, c'è stata in Francia, c'è stata in Russia, c'è
stata in Germania, dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole
qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato
sottoposto, trecento anni che è schiavo di tutti”.
“La
speranza è una trappola inventata dai padroni; la speranza è di
quelli che ti dicono: state buoni, state zitti, pregate, che avrete
il vostro riscatto, la vostra ricompensa nell'aldilà; perciò adesso
state buoni”!
“Gli
italiani sono fatti così: vogliono che qualcuno pensi per loro, se
va bene va bene, se va male poi l'impiccano a testa sotto”.
Mario
Monicelli è nato a Roma il 16 maggio 1915. È morto sempre a Roma il
29 novembre 2010, gettandosi dalla finestra della camera di ospedale
dov'era ricoverato. Sua la frase: “La vita non è sempre degna di
essere vissuta. Se smette di essere vera e dignitosa non ne vale la
pena”. È stato, oltre che uno dei più grandi registi del cinema
italiano, attore e sceneggiatore. Insieme a Dino Risi e Luigi
Comencini, Pietro Germi e Ettore Scola, Monicelli è uno dei massimi
esponenti della “commedia all'italiana”, genere cinematografico
che ha contribuito a rendere famoso anche all'estero, girando Guardie
e ladri, L'armata Brancaleone, I soliti ignoti, La Grande Guerra,
Amici Miei. Vincitore di tantissimi premi, è stato sei volte
candidato all'Oscar. Nel 1991 ha ricevuto il Leone d'Oro alla
carriera della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Samuele
Galeotti è nato a Urbania (PU) e vive a Noale (VE). Negli Anni '70,
scopre la passione per la fotografia e scatta le prime foto in bianco
e nero sull'ambiente e sui personaggi della sua città, curandone
personalmente tutti i passaggi, dal negativo alla stampa in camera
oscura. In seguito, con uno studio serigrafico di Urbino, sperimenta
il trasferimento delle sue immagini in serigrafie a mano e a tiratura
limitata. Il paesaggio, rurale e urbano, è una sua costante, quasi
un'ossessione, e si trasforma in luogo di riflessione interiore, in
rivelazione poetica e illuminante, senza mai perdere solidi tratti
realistici. Grazie a questi ultimi si fissano gli aspetti più
autentici e inediti dei luoghi che ha davanti, senza disdegnare gli
scatti provocatori e ironici del vivere quotidiano. Dopo periodi più
o meno intensi di ricerca, di mostre e concorsi in cui ha conseguito
premi e riconoscimenti, la sua attenzione si è rivolta sempre più
alla progettazione e alla realizzazione di libri come autore, nei
quali ha sviluppato il suo eclettismo e la sua sensibilità visiva
con diversi e articolati linguaggi fotografici.
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