venerdì 21 giugno 2013

La poesia: Bianca Maria Massi. La fotografia: Dante Marcos Spurio. La plaquette virtuale di UT n. 1



Inauguriamo, con la poetessa Bianca Maria Massi e il fotografo Dante Marcos Spurio, la nostra galleria di plaquette virtuali. La poesia resta la poesia, mentre il posto delle "nobili" grafiche (o incisioni o serigrafie o punte secche) viene preso dalla "nobile" fotografia. La maniera del Mondo di UT di celebrare il matrimonio indissolubile fra la letteratura e le immagini.






Pensiero n. 1

Ondeggiano i corpi-vessillo,
con stupefacente leggerezza d'intento
in assillo di sfoggio ancillare,
sguardo senziente ed impalpabile.
Amano, oh sì! amano dolorosamente
nel graffio della dimenticanza.
Digiuna, rimango, ed invisibile.

Pensiero n.2

Sussulti di bizzosità sopita
agitano l'andirivieni stanco
ad intervalli disciplinati
da consuetudini vacanziere.
Vestigia di gesti eloquenti
vantano sospiri salmastri,
belletti di gergali sicumere.
Nessun frastuono fende la sequenza,
nessun indugio al foriero incedere.

Pensiero n. 3

Illanguidisce il ricordo
nello sforzo di vento che cessa,
aggrappato all'estro di ripetuti passaggi,
agli ambagi di un disperato augurio.
Echeggia, inautentico infedele,
nel suo infinito esserci.
Il mio archivio è
la mia sopravvivenza.



Bianca Maria Massi è nata nel 1966 a Macerata. E' d'oro giallo la chioma a lei più cara, verde cinabro l'iride in cui sprofonda, di solido legno d'acero il bastone a cui s'appoggia. In Irlanda ha pronunciato un solenne giuramento. Dall'italiano trae conforto per il suo intrepido viaggio.

Nato in Argentina, Dante Marcos Spurio fotografa la realtà dei sentimenti. Il suo sembrerebbe uno strumento modificato per fermare le emozioni, catturandole con la magia che (forse) gli arriva direttamente dal suo inseparabile cappello. Nonostante una carriera artistica iniziata da poco, conta numerose mostre personali e collettive.




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