Inauguriamo, con la poetessa Bianca Maria Massi e il fotografo Dante Marcos Spurio, la nostra galleria di plaquette virtuali. La poesia resta la poesia, mentre il posto delle "nobili" grafiche (o incisioni o serigrafie o punte secche) viene preso dalla "nobile" fotografia. La maniera del Mondo di UT di celebrare il matrimonio indissolubile fra la letteratura e le immagini.
Pensiero n. 1
Ondeggiano
i corpi-vessillo,
con
stupefacente leggerezza d'intento
in
assillo di sfoggio ancillare,
sguardo
senziente ed impalpabile.
Amano,
oh sì! amano dolorosamente
nel
graffio della dimenticanza.
Digiuna,
rimango, ed invisibile.
Pensiero
n.2
Sussulti
di bizzosità sopita
agitano
l'andirivieni stanco
ad
intervalli disciplinati
da
consuetudini vacanziere.
Vestigia
di gesti eloquenti
vantano
sospiri salmastri,
belletti
di gergali sicumere.
Nessun
frastuono fende la sequenza,
nessun
indugio al foriero incedere.
Pensiero
n. 3
Illanguidisce
il ricordo
nello
sforzo di vento che cessa,
aggrappato
all'estro di ripetuti passaggi,
agli
ambagi di un disperato augurio.
Echeggia,
inautentico infedele,
nel
suo infinito esserci.
Il mio
archivio è
la mia
sopravvivenza.
Bianca
Maria Massi è nata nel 1966 a Macerata. E' d'oro giallo la chioma a
lei più cara, verde cinabro l'iride in cui sprofonda, di solido
legno d'acero il bastone a cui s'appoggia. In Irlanda ha pronunciato
un solenne giuramento. Dall'italiano trae conforto per il suo
intrepido viaggio.
Nato
in Argentina, Dante Marcos Spurio fotografa la realtà dei
sentimenti. Il suo sembrerebbe uno strumento modificato per fermare
le emozioni, catturandole con la magia che (forse) gli arriva
direttamente dal suo inseparabile cappello. Nonostante una carriera
artistica iniziata da poco, conta numerose mostre personali e
collettive.
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