giovedì 15 giugno 2017

UT n. 60, Il profumo sul web. La nota di Elvira Bonin: "La tazzina di caffè"


Cosa c'è per l'italiano di più desiderato, più amato. più corteggiato, più denigrato, più contestato di una tazzina di caffè?
Ti svegli al mattino, e già senti in bocca la voglia di caffè. Ancora prima di guardarti allo specchio, ancora prima di lavarti, ti precipiti in cucina per preparare il caffè.
Annusi la povere e respiri caffè. Attaccato ai fornelli aspetti le prime gocce che in silenzio schiumose, cremose, scendono lungo il collo della caffettiera. Ti guardi intorno, sei solo, ma sei in compagnia del caffè.
Aspetti, e ti senti in festa al borbottio scoppiettante e festoso del caffè.
Voilà, è pronto il caffè.
Cerchi in fretta la tazzina già pronta sulla tavola, versi lentamente il caffè lasciandoti solleticare le narici dal vapore che ti porta l'odore del caffè.
Lo zucchero. Attenti allo zucchero. Una dose sbagliata ti guasta o ti altera il gusto del caffé.
Anche il tempo è importante per gustare bene il caffè. Bollente ti scotta la lingua, tiepido ti ammoscia l'attesa. E allora sei lì a carpire il momento.
Non schiocchi la lingua, ma in silenzio ti dici: è un buon caffè.

Elvira Bonin

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