venerdì 14 aprile 2017

UT n. 59, I segreti sul web. Lo scritto di Maria Grazia Maiorino : "Il colore dei segreti"



Lei - Un giorno mi parlasti del sole d’ottobre solo in apparenza cocente simile all’amore quando non si è più giovani ti risposi con una frase letta in un’intervista a Leonard Coen è bello ascoltare un ventenne che parla d’amore ma quando lo fa uno di sessantacinque anni è meraviglioso forse la fiammella dell’innamoramento andrebbe conservata in una solitudine monacale non lo so mettendo in gioco il resto ma non questo sguardo nuovo sul mondo a un ventenne non credo verrebbe mai in mente una simile idea

Lui – Si impara ad avere segreti per necessità ma forse anche per bellezza non credi? essere sovrani di piccole isole di lontananza inaccessibili e splendide nelle quali è possibile contemplare la propria distanza da tutto e sostare nella pienezza di qualche istante di felicità

Lei - Il mio apprendistato nel segreto non è stato facile molte volte ho rischiato di non riuscire il segreto è un peso da portare in qualsiasi momento anche quando ci sentiamo mancare le forze finché esso sembra acquistare come dirlo una sua consistenza forse la proiezione di qualcosa che all’interno si è solidificato in noi quasi potremmo dargli un nome esprimerlo con un colore

Lui - Mi piace l’eco che rimane in te dei nostri incontri donna dalle molte vite usi le parole come bacchette magiche per far durare il tempo qualche volta mi sento imbarazzato per il fatto di continuare a essere così presente anche quando non ci sono più o quando mi racconti un sogno e penso quello sono io e non sono io

Lei - Il segreto è stato più forte di me come il bisogno di far vivere da qualche parte quello che non può vivere nella realtà quello che non posso sentirti dire nemmeno in una telefonata c’è un segreto nel segreto ed è il luogo dove vivono le tue emozioni così raramente si lasciano afferrare che è necessario inventarle per chi come me farebbe della trasparenza il luogo dell’incontro

Lui - Tu vorresti carpire qualcosa che appartiene soltanto a me con ostinazione cerchi di dare forma durata a ciò che è legato a un momento a ciò che è preso furtivamente perché quella è la sua unica essenza non ne potrebbe avere un’altra la terra non è cangiante come le nuvole siamo plasmati da una sostanza dura che non ci riflette

Lei - Vorrei pioverti addosso come la luce argentea di questa luna avvolgerti senza che tu possa distinguere il volto di una donna da quello della regina del cielo ci può essere un’infinita perfetta libertà in un attimo purché ci spogli di ogni altro tempo di ogni altro peso

Lui – I miei spazi di libertà stanno diventando sempre più mentali ma anche nella mente essi hanno contorni incerti e confusi a volte mi sembra di non sapere più chi sono eppure la rinuncia non mi costa i miei spazi di libertà ti sono preclusi

Lei - Ma è così bello guardarti le spalle e pensarti come un atlante ancora capace di reggere questo mondo che sta impazzendo le tue spalle il mio mondo che è già andato in frantumi ed ora non potrebbe resistere proiettandosi nelle immagini di disgregazione che la guerra appena cominciata ci butta addosso

Lui – Tu vorresti parole presenza piccoli segnali e bussi alla porta del mio silenzio io sono il deserto dove la vita si cela nelle spine dei cactus ed esplode improvvisa in brevi fioriture o si diffonde in una luce che trascende le variegate possibilità delle forme

Maria Grazia Maiorino

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