Profumo
di te fra le mie dita,
negli
afrori del mio corpo,
nella
mia immaginazione ardente.
La
mancanza di te
mi
percuote
e
mi scaglia
in
stretto tunnel.
Mi
ritraggo
come
tremulo fiore sferzato
da
gelidi soffi.
Un
aroma sottile
di
bramosie incognite
si
insinua insolente,
deliziosa
e misterica essenza,
effluvio
indiscreto
di
conturbanti preludi.
Mi
ridesto,
turgido
bocciolo
inondato
di luce,
simile
a bocca dischiusa
su
invitanti elisir d’ambrosia.
Alessandra
Gabbanelli
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