Lo stupore è una sposa
Ammantati da una luce che si arrosa
i muri delle case e gli occhi.
È il regalo dopo la pioggia,
come se dovesse piangere il cielo
per partorire la sua luce più bella.
Lo dicono tutti che dopo le lacrime
arrivano i sorrisi se si sa aspettare,
ma quando è questa luce a regalarsi
non si è mai abbastanza grati a
ciò che si crede un caso comunque,
come se quello che si aspetta
conservasse il peso e la forza del dono
nonostante l’ovvietà di un arrivo.
Perché, allo stesso modo,
non conserviamo stupore per noi,
per le nostre vittorie,
per quella spinta fino a rialzarci
sulla crosta dei nostri errori?
Non sappiamo piovere come il cielo.
E lo stupore è una sposa che non trova
l’altare.
Gabriella
Grande studia Medicina e vive a Taranto. Ha pubblicato raccolte di
poesie nelle antologie “sChiavi diVersi” (ArtisticaEdizioni,
2014) e “Transizione –La ri/E/voluzione di una donna” (Casa
Editrice & Libraria edit@, 2016). Cura il blog:
gabriellagrandeblog.wordpress.com ed è collaboratrice recensionista
per sololibri.net
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